– Mostra di Pani tradizionali dell’Area mediterranea e gioielli realizzati da timbri del pane –
Milano, Casa del Pane, Porta Venezia, 11giugno – 19 luglio 2015
Cori (LT), Palazzo Riozzi, 02 – 07 agosto 2015
L’Associazione A.R.T.eS.I.A. di Roma, con il supporto del Comune di Cori, della PRO LOCO CORI, dell’Associazione Culturale “Tres Lusores” di Cori e dell’Associazione “Festival della Collina” di Cori, ha presentato questo progetto a Milano dall’11 giugno al 19 luglio 2015 nello spazio prestigioso della “Casa del Pane”, presso Porta Venezia, un’iniziativa che è stata inserita nel palinsesto degli eventi culturali approvati ufficialmente da EXPO in Città per EXPO Milano 2015.
Dal 03 al 07 agosto, invece, la mostra sarà presentata a Cori (LT), presso il rinascimentale Palazzo Riozzi, nell’ambito delle iniziative culturali organizzate dal Latium World Folkloric Festival.
Tenendo ben presente l’obiettivo indicato nel Tema di EXPO 2015 – Nutrire il Pianeta, energia per la vita – con la presentazione della Mostra “Il Pane e l’Arte” si porteranno in visione al numeroso pubblico, sia italiano che straniero, alcuni pani rituali di cui restano ancora tracce più o meno evidenti nel bacino del Mediterraneo, cercando di suscitare attenzione e interesse intorno a questo ricco patrimonio culturale che rischia di perdersi definitivamente. Nella Mostra sono presenti anche i dolci tradizionali pasquali del territorio di Cori.
L’idea della Mostra nasce nel 2009 con la pubblicazione del libro “La Civiltà del Grano”, di Elsa Di Meo di Cori, realizzato con il patrocinio e il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. La forte relazione tra i simboli presenti nel pane rituale di area mediterranea e gli elementi decorativi nelle opere d’arte sacra fa sì che questa esposizione ponga l’accento non tanto sulle caratteristiche del pane nella sua funzione primaria di alimento base nella storia dell’umanità, ma sulla sacralità dell’alimento. Il chicco di grano, poi farina, poi pane è la chiave di un mistero di cui l’umanità non sembra essere più consapevole. Accostare l’ “arte effimera” del pane alla Storia dell’Arte, mostrare come nelle forme dei pani siano presenti simboli e significati di narrazioni lontane che coniugano ancora oggi antiche celebrazioni sacre ai momenti più importanti della vita degli individui e dei gruppi sociali, raccogliere e realizzare alcuni pani, cercarne i significati simbolici, comprendere il valore di una produzione/espressione di bisogni ancora vivi, ci consente, aprendo una piccola finestra sul passato, di avviare un paziente restauro di memorie che la Storia con le sue maglie larghe non può registrare; ma soprattutto di favorire, nel piacere di condividere il pane, tra culture, religioni e tradizioni diverse, occasioni di incontro, conoscenza dell’altro, accoglienza delle diversità, obiettivi quest’ultimi da sempre celebrati.