“La Malacrianza” nasce nel 2002, nel Cantone di Desamparados, nella provincia di San José, con il fine di per studiare, salvaguardare e far conoscere l’importante Patrimonio culturale immateriale del Costa Rica, in particolare le musiche, i canti e le danze popolari delle diverse regioni costaricane. Il gruppo prende il nome da uno dei tori più coraggiosi dell’epoca attuale ¨El Malacrianza¨. Affinchè questo patrimonio venga salvaguardato il gruppo è fortemente impegnato anche nella trasmissione di queste conoscenze attraverso la formazione accademica dei giovani, e non solamente, per poi proiettare queste conoscenze a livello nazionale ed internazionale attraverso manifestazioni popolari e Festival internazionali del Folklore. Il gruppo si esprime negli spettacoli utilizzando musiche originali eseguite dagli stessi musicisti dell’ensemble, compreso l’uso di strumenti tradizionali fedelmente ricostruiti. In più di 20 anni di attività il gruppo ha partecipato a tournèe internazionali che lo hanno portato soprattutto in Europa, tra Francia, Spagne e Regno Unito.
Direttore Generale: César Sandí Varela Coreografo: Jerry Sandí Varela Direttore Musicale: Alexander Gonzáles
Il Centro di ricerca e diffusione dell’arte nativa (C.I.D.A.N.) “MI PERÙ” è un’associazione culturale che diffonde la musica e la danza folklorica del Paese in scenari nazionali e internazionali. Per raggiungere il suo obiettivo ha un piano di insegnamento di primo livello, scrupolosamente selezionato per ottenere risultati che riflettano fedelmente la pratica estetica a cui fa riferimento; inoltre ha professionisti che forniscono ai propri cast le tecniche corporee necessarie per diventare punti di riferimento per il lavoro e per la qualità artistica sostenuta da standard internazionali. Dal 1985, data della fondazione, è passata dall’iniziale pretesa di diffondere danze folcloristiche della regione Junín, verso le pratiche corporee ed estetiche nazionali e, da lì, si è generato un insieme di scambi con il capitale culturale del mondo, in particolare, quello legato alla musica e alle danze folcloristiche. Le attività sono concepite in maniera tale da chiudere il circuito di produzione e consumo con informazioni locali e delle loro particolarità culturali, queste ultime potenziate con le tecnologie corporee che fornisce la modernità. Si generano spazi di diffusione sia per richieste proprie, del suo ambiente sociale e istituzionale o per le richieste di terzi e si impegna nello scambio culturale internazionale. In quest’ultimo caso, tramite legami personali e istituzionali generati dalle esperienze artistiche affiliazione a organizzazioni internazionali che fanno sforzi simili per diffondere folklore. La presenza su palchi internazionali, in quattro continenti ha il fine di stabilire legami di amicizia per eventi di scambio culturale. Partecipa ai festival internazionali e riceve gruppi nei propri festival. Questi scambi di reciprocità sono stati concretizzati in dodici Incontri Mondiali di Folklore Mi Perú che ha organizzato ininterrottamente, con un successo singolare, dal 2008.
Direttrice generale: Anita Zapata Flores Direttore artistico: Martin Arauco Paredes
“Estampas Burgalesas” è un’associazione di danza composta da appassionati di folklore che hanno lavorato instancabilmente insieme con il desiderio di stabilire legami di amicizia tra tutti i popoli del mondo con l’intento di promuovere il ricco folklore della città di Burgos e della sua provincia. Fondata nel febbraio del 1979, quest’associazione è stata ed è destinata a esprimere i sentimenti di Burgos attraverso la musica e la danza, collaborando con tutti coloro che sentono forte il desiderio di salvaguardare il folklore e le tradizioni ancestrali castigliane. In particolare presenta il ricco folklore di diversi villaggi della provincia e, naturalmente, quello della capitale. Attualmente, l’Associazione di Danza “Estampas Burgalesas”, raggruppa circa 800 persone di tutte le età, suddivisi in gruppo attivo, gruppo infantile e gruppo musico-vocale che collaborano costantemente per rendere possibile la divulgazione del folklore castigliano, secondo le finalità e gli obiettivi che governano l’associazione: promuovere, conservare ed esaltare le usanze tipiche di Burgos e della sua provincia. Questo duro lavoro ha portato “Estampas Burgalesas”nel tempo a conseguire importanti successi e premi nazionali e internazionali. “Estampas Burgalesas” ha partecipato in qualità di ambasciatore della cultura di Burgos, castigliana e spagnola, a numerosi Festival nazionali e internazionali: Inghilterra, Portogallo, Olanda, Belgio, Grecia, Italia, Brasile, Croazia, Portorico, Corea del Sud, Turchia, Stati Uniti d’America.
Toŋariki (si legge Tongariki) il cui termine si riferisce ai venti orientali, è anche il nome del più grande monumento archeologico esistente in tutta la Polinesia. L’Ensemble Tongariki è composto da giovani artisti, uniti in un lavoro responsabile e rispettoso, attraverso il quale viene valorizzata la qualità di musicisti e ballerini con una grande esperienza nel campo del folklore locale. Tra il 1870 e il 1950, una forte connessione con Tahiti ha portato all’introduzione della musica polinesiana e all’adozione di ritmi e stili che sono diventati parte integrante del folklore tradizionale di Rapa Nui – Isola di Pasqua. In questi anni il gruppo si è esibito nei migliori Festival di Folklore dell’Europa e del Sud America.
Creato nel 1984, per iniziativa del suo direttore artistico Albert Alamelu soprannominato D’Jessy, il gruppo di danza Pom’Kanel è una delle migliori truppe di danze folcloristice della Martinica. Le sue coreografie, ispirate al patrimonio tradizionale delle Isole Antille, di influenza caraibica e africana, sono state messe a punto da D’Jessy e vengono eseguite dai giovani ballerini, più meritevoli e entusiasti, i quali stupiscono i numerosi turisti che giungono sull’isola ma anche al di là delle frontiere martinicane. Ogni anno, un’importante tournée organizzata attraverso l’Europa (Francia, Italia, Belgio), gli Stati Uniti, il Giappone e il Canada, facente parte di una rete di importanti Festival internazionali, permette alla compagnia di esportare la sua abilità artistica e di ottenere numerosi riconoscimenti e premi. Vero ambasciatore del folklore antilliano nel mondo, il balletto Pom’Kanel promuove eccellentemente il turismo sull’isola della Martinica facendo conoscere anche la città di Basse-Pointe.
È un gruppo di ballerini, musicisti e acrobati, residenti nella capitale del Kenya, comunemente conosciuta come “la città nel sole”. Formato da giovani e talentuosi artisti, è riconosciuto come uno dei migliori gruppi folkloristici del Kenya e di tutta l’Africa dell’Est. Il loro scopo è educare, preservare e ricordare la ricchezza del patrimonio nazionale keniota attraverso la musica e la danza. Il Kenya è un paese multiculturale con più di 42 diverse etnie e la performance del gruppo Nairobi National Dance Ensemble presenta danze e musiche della maggior parte di queste tribù. L’unicità del gruppo risiede nel fatto che non si tratta di un singolo gruppo tribale, ma una composizione di artisti di diverse tribù delle 42 del Kenya, come la tribù Kikuyu dalla provincia centrale e le tribù Kamba, Embu, Meru dalla provincia più orientale, la tribù Luhya dalla provincia più occidentale, le tribù Luo e Kisii dalla provincia di Nyanza, le tribù Maasai e Kalenjin dalla provincia della grande Rift Valley del Kenya e ultime, ma non meno importanti, le tribù Giriama e Digo dalla regione costiera. Lo spettacolo è animato da costumi tradizionali e molto colorati, ricavati dalla pelle di animali come mucche, capre, cammelli e pecore. Questi tipi di costume erano comuni e usati da quasi tutte le tribù e venivano realizzati con pelli di animali quali il leone, il leopardo, il bufalo e altri. Un altro materiale usato è il Kikoi, un tradizionale materiale cucito a mano usato dai giovani uomini delle tribù Mijikenda della provincia costiera o anche il Kikwembe, un materiale composto dalla corteccia di un tronco secco, usato dalla tribù Bukusu dalla provincia occidentale con piume di struzzo o altri materiali. Il gruppo dispone di una grande varietà di strumenti provenienti dalle varie comunità, tra cui un set di tamburi di latta fatti a mano e i tamburi Ohangala, usati dagli abitanti della provincia del Nyanza, sulle rive del Lago Vittoria, i tamburi Ngotha, usati dalle tribù Embu e Meru della provincia orientale.
La Compagnia Rinascimentale “TRES LUSORES” di Cori è stata creata nel lontano 1997 con la finalità principale di far conoscere le musiche, i canti, le danze e le arti del Rinascimento, sia in Italia che nel mondo.
Nella manifestazione storica “CHIESE, PALAZZI E CASTELLI IN MUSICA” – Soavi melodie, canti, balli, sapori e arti del Rinascimento lungo i cammini dei pellegrini –, la Compagnia Rinascimentale “TRES LUSORES” di Cori (LT), insieme al Complesso Strumentale “Fanfarra Antiqua” presentano ogni anno la Rievocazione Storica “L’Arte del Ballare ò de i Balletti” del M° Fabritio Caroso da Sermoneta (1526-1605), una manifestazione itinerante, in doversi luoghi, Città e Borghi storici, della regione Lazio. Questa Rievocazione Storica, proposta dalla Compagnia dal lontano 1997 (precisamente la Compagnia iniziò a presentare questo concerto/spettacolo il 28 dicembre del 1997), rappresenta una manifestazione con costumi d’epoca, di danze e musiche del Rinascimento italiano, danze riprese e ricostruite dai Trattati del maestro sermonetano, “Il Ballarino” del 1581 e “Nobiltà di Dame” del 1600, arricchendola anche con altre danze di altri maestri dell’epoca, oltre a presentare in questo straordinario contesto anche altre arti storiche e momenti di vera festa di corte con il supporto di giullari, personaggi nobiliari e popolani.
L’interessante manifestazione storica è il risultato dell’importante collaborazione che i ballerini della Compagnia hanno avuto negli anni con la Prof.ssa Claudia Celi, danzatrice e già docente di Storia della Danza presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Caratteristica molto importante da evidenziare è che questa Rievocazione Storica è realizzata con l’APPORTO GRATUITO dei ballerini e delle ballerine che vengono reclutate ogni anno nel territorio di Cori e nelle cittadine limitrofe, giovani danzatori che vengono preparati artisticamente attraverso CORSI DI PERFEZIONAMENTO DI DANZA ANTICA organizzati nell’arco dell’anno.
Un concerto/spettacolo quello presentato dalla Compagnia che presenta uno spaccato del XVI secolo, dove vengono analizzati tanto gli aspetti della vita popolare quanto gli aspetti della vita di corte.
Lo spettatore effettua un interessante viaggio nel Rinascimento, quando cioè la danza di corte, sempre presente nei momenti trionfali di uno Stato, di un Ducato o di una nobile famiglia, rappresentava quel particolarissimo “stile” in cui si specchiavano regole di comportamento e “maniere” della vita sociale del tempo.
In questo spettacolo, la Compagnia dedica quindi particolare attenzione al famoso maestro di Sermoneta, perchè con le sue opere “Il Ballarino” (1581) e “Nobiltà di Dame” (1600), autentiche pietre miliari della storia della danza, contribuì in modo determinante al prestigioso cammino dell’ “arte suprema” del balletto.
Il 2023 ha rappresentato per la Compagnia l’anno del 25° Anniversario dalla fondazione.
Dall’antico “giuoco della bandiera”, tipico dell’Italia medievale e rinascimentale, dove veniva praticato con spettacoli di alto agonismo e ricercata eleganza, è nato e si è consolidato quel folklore della bandiera, tipicamente italico, così apprezzato nel mondo e che ha ispirato l’attività del gruppo degli Sbandieratori del Leone Rampante di Cori. Fondato nel 1970, il gruppo degli Sbandieratori del Leone Rampante, nei suoi ricchi costumi realizzati su modelli del XVI secolo in prezioso velluto, con colori e disegni degli stemmi delle Porte di Cori e della Comunità, è composto da un alfiere, dai musici, trombettieri e tamburini, che musicalmente scandiscono e ritmano le figurazioni, e dagli sbandieratori, abilissimi giocolieri che compiono straordinarie evoluzioni ed eleganti volteggi con le bandiere, che sono il prodotto di un’arte antica, affinata continuamente con l’applicazione di sempre nuove ed audaci coreografie. Dall’anno 2011 il gruppo entra ufficialmente a far parte della sezione C.I.O.F.F. Italia, un riconoscimento per il lavoro svolto durante gli anni e che ha portato il Leone Rampante tra i gruppi di spicco nel folklore italiano ed internazionale. Gli Sbandieratori hanno infatti rappresentato l’Italia nella Folkloriada, l’Olimpiade mondiale del folklore, nel 2012 in Corea del Sud e nel 2016 in Messico. Nel mese di luglio sono stati ospiti nella bellissima Timisoara, in Romania, in occasione delle iniziative e dei festeggiamenti per la nomina a Capitale Europea della Cultura 2023 della città situata nel cuore della Transilvania. L’incertezza che ha dominato e continua a dominare questo periodo, ha portato ognuno di noi alla necessità di reinventarsi e richiede alle associazioni di farlo con lo sguardo fisso verso il futuro. Un gruppo sempre più “a misura di giovani”, rigenerato grazie al contributo delle nuove generazioni, che ha rafforzato e messo al centro del progetto, nella fase di ripartenza post-Covid, la partecipazione, le relazioni umane e il sociale. Ripartire richiede una nuova energia, bisogna avere il coraggio di cambiare, di lanciarsi in nuove sfide. Aver consapevolezza, energia, resilienza, riaccendere la socialità e progettare il proprio futuro; questo è l’obiettivo che gli Sbandieratori del Leone Rampante si sono prefissi.
Presidente: LUIGI ROSSINI
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