Categoria: eventi collaterali

CONFERENZA: “Pellegrini, ponte tra mondi diversi”

CORI (LT), Complesso Monumentale di Sant’Oliva, 03 agosto, ore 16:30

I pellegrinaggi cristiani nascono con la riscoperta di Gerusalemme sotto Costantino.

La prima cronaca di un pellegrinaggio è per mano di un anonimo proveniente da Bordeaux nel 333. Da quel lontano anno il fenomeno dei pellegrinaggi maggiori prima verso Gerusalemme, poi verso Roma ed infine verso Santiago de Compostela, hanno visto grandi masse di donne e uomini attraversare grandi distanze per raggiungere la meta di questi viaggi. Ricorda Ghoete che “l’Europa si è costruita sui passi dei Pellegrini” ma è anche vero che quell’identità europea è nata anche sull’altra sponda del mediterraneo perchè attraverso il flusso dei pellegrini si è stabilito un ponte con l’altra sponda, un ponte attraverso cui sono passate cultura, idee e merci. Un ponte attraverso cui sono passati anche conflitti sanguinosi ma di questo ponte, in questo tema generale, vale la pena ricordare l’eredità ancora viva di ponte tra culture. Un esempio particolarmente vivo è quello di San Francesco che si pose come ponte tra l’Occidente cristiano e l’Oriente islamico. Di questo tentativo di dialogo transreligioso e transculturale è testimonianza ancora oggi la Custodia di Terrasanta.

Argomenti in discussione:

1) Costantino e la riscoperta di Gerusalemme,

2) La storia dei pellegrinaggi nel quadro del confronto/scontro tra Occidente ed Oriente,

3) Chiesa d’Oriente e Chiesa d’Occidente,

4) S.Francesco e l’Islam,

5) La nascita della Custodia di Terrasanta,

6) I moderni pellegrini ed il loro ruolo di ponte tra culture.

Relatori:

  1. Marco Aguiari (Presidente Comitato Via Francigena del Sud) 

Relazione: Pellegrinaggi verso Gerusalemme. Le semplici ragioni della loro nascita e le motivazioni, in alcuni casi insospettabili, che ne decretarono la fine.

dott.ssa Chiara Lemma (Storica dell’Arte, Guida AIGAE,

Comitato Via Francigena del Sud)

Relazione: Le donne protagoniste (misconosciute) dei grandi pellegrinaggi. I viaggi di Egeria e di Margery Kempe, due mondi a confronto.

“Mille Passi lungo la Via Francigena”

CORI (LT), Centro storico di Cori valle, ore 18:00

Percorso: Piazza Sant’Oliva – Via del Pozzo – Piazza San Michele – Via Laurienti – Ponte della Catena – Porticato Medievale – Via Ninfina – Piazza Pozzo Dorico – Tempio Castore e Polluce – Via delle Colonne – Piazza Santa maria della Pietà – Piazza della Croce – Cappella dell’Annunziata

E in questo lungo cammino dei pellegrini…..…degli uomini, si può scoprire che una manifestazione caratterizzata dalla «cultura tradizionale e popolare» di tutto il mondo, come è un Festival Internazionale del Folklore, può essere di notevole aiuto a quest’incontro con l’altro, al dialogo interculturale ed interreligioso.

2016 Latium Folk & Ethnic Music Fest

– Melodie e Ritmi popolari del mondo –

 

“Mar da Lua”

MIMMO EPIFANI in Concerto

Cori (LT), 02 agosto 2016, Piazza di Sant’Oliva, ore 21:15

mimmo_epifani

“Mar da Lua” è frutto di una profonda e attenta ricerca, che mette in evidenza le affinità di due culture musicali, quella portoghese e quella del Sud Italia. Il progetto è il risultato di una collaborazione internazionale tra il portoghese José Barros e il nostro musicista ed etnomusicologo Mimmo Epifani. Nel concerto si assiste così a una vera e propria fusione delle due tradizioni, dove i brani del Sud Italia e quelli afferenti al repertorio portoghese saranno suonati con gli strumenti a corda da Mimmo Epifani. La contaminazione proposta nel concerto accompagnerà l’ascoltatore, passo per passo, nel vasto repertorio tradizionale dei due Paesi, talvolta con la leggerezza e la melanconia del Fado, talvolta con il ritmo trascinante della pizzica. La voce di Mimmo Epifani si alternerà sugli intrecci degli strumenti a corda, mandola, mandoloncello, chitarra barbiere, chitarra di fado, cavaquinho, braguesa e viola campaniça.

Oltre ai brani inediti, nel concerto saranno presentati i classici dei maestri che hanno segnato la cultura popolare dei rispettivi Paesi come José Afonso, Amalia Rodrigues, Domenico Modugno e Matteo Salvatore.

Al progetto hanno partecipano anche artisti di fama internazionale come José M. David, Armindo Neves (direttore artistico e chitarrista di Dulce Pontes), João Balão e Eugenio Bennato.

Non mancheranno nel concerto riferimenti alla contemporaneità e alla musica elettronica, con le reinterpretazioni in chiave moderna di “Pasta nera”, del grande Matteo Salvatore, “La Montanara di Carpino” e “La donna riccia”, di Domenico Modugno, arricchita dal missaggio del dj Davide Casadidadi.

L’appuntamento sarà organizzato a Cori (Latina) per martedì 02 agosto, con inizio alle ore 21:30 nell’ambito dell’evento Latium Folk & Ethnic Music Fest, inserito nel più ampio palinsesto del 2016 LATIUM WORLD FOLKLORIC FESTIVAL – CIOFF®, promosso dal Comune di Cori, dalla Pro Loco Cori, dall’associazione culturale “Festival della Collina” di Cori e dall’associazione culturale “Latium” di Roma.

 

MIMMO EPIFANI è considerato dalla critica uno dei migliori conoscitori e musicisti di musica etnica a livello internazionale, per le innovative tecniche di improvvisazione al mandolino, che diventa con lui un sound acustico moderno e sincopato, contaminato con il jazz, il reggae, i ritmi ska, fino alla musica rock.

Mimmo Epifani è certamente un artista di razza, uno di quelli che stabiliscono di dedicare gran parte della propria vita, giorno dopo giorno e anno dopo anno, alla musica. È un appassionato sincero della propria arte, appresa in un salone da barbiere a San Vito dei Normanni, dove, giovanissimo, Epifani si avvicinava alle tradizioni popolari e alla tecnica della mandola ‘da barbiere’, di cui diventa un virtuoso e che lo ha reso famoso in tutto il mondo.

 

“Ballo n’ coppo o Tamburo”: Tammurriata

Stage – Spettacolo tenuto da MARILENA GRAGNANIELLO

Cori (LT), 02 agosto 2016, Complesso Monumentale di Sant’Oliva, ore 21:15

(lo stage è gratuito)

 

La Tammurriata, ovvero “Ballo n’coppo o Tamburo” (Suono, Canto e Ballo sul Tamburo), è una forma coreutico-musicale appartenente a vaste zone del territorio campano e ha come suo paradigma un complesso ed articolato tessuto di culture e tradizioni popolari. Essa rappresenta, nonostante le repentine trasformazioni degli ultimi anni, la più viva espressione popolare del culto mariano e, forse, la cerniera di scorrimento di una intensa ritualità diacronica: precristiana e cristiana. Madonna dell’Arco, Madonna delle Galline, Madonna dei Bagni sono solo alcune delle feste segnate sul calendario mariano che richiamano devoti, suonatori, danzatori, studiosi o semplici curiosi a “riscrivere”, come su palinsesti, antichi e nuovi “cerchi magici” di musica, danza, ritualità, storia collettiva. Nella sua magica trilogia di suono, canto e ballo la Tammurriata presenta forma e caratteristiche molto diverse a seconda dell’area geografica di appartenenza; si delineano, così, veri e propri stilemi come quello dell’agro-nocerino – sarnese, della terzignese, della giuglianese, della pimontese, della maiorese ecc.

 

IL Seminario

Le finalità di questo Seminario sono quelle di fornire solo un approccio al complesso e ricco fenomeno della Tammurriata, in quanto il suo studio completo richiederebbe tempo, ricerca sul campo ed osservazione attenta alle molteplici trasformazioni di cui essa è naturalmente oggetto. I partecipanti riusciranno in definitiva ad apprendere le caratteristiche generali dell’uso del tamburo nei diversi stilemi e le forme coreutiche ad esse accompagnate.  In particolare saranno ascoltate in un breve film/documentario le testimonianze orali degli anziani cantori della tradizione, documentario sugli ultimi “Alberi di Canto” della tradizione campana.

 

Lo stage si snoderà (flessibilmente ai tempi e alle esigenze) in questo percorso:

 

Martedì 2 Agosto, pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00

 

Lo stage è GRATUITO.

Per info e prenotazioni inviare una mail al latiumfestival@yahoo.it oppure al tel. 347 0547181

 

Il Formatore: Marilena Gragnaniello

Marilena Gragnaniello nasce e vive a Scafati (SA), un paesino ai piedi del Vesuvio, dove viva è la tradizione della Tammurriata.

Sin da piccola  si dedica alla danza , alla musica  (non solo tradizionale) e partecipa, con la sua famiglia, alle feste tradizionali dei culti mariani; la sua memoria raccoglie immagini, conti e canti  della tradizione di quegli anni.

Da grande si laurea in Scienze Sociali sostenendo molti esami di sociologia ed antropologia; nel contempo si dedica e si incuriosisce alla musica e alla danza di altri popoli che la spingono ad innumerevoli viaggi in altre etnie.

Apprende la musica e la danza della sua terra direttamente dagli anziani e partecipa, da circa 18 anni, alle feste popolari in giro per l’Italia e per l’Europa.

Per circa dieci anni è stata componente del gruppo “A Paranza d’O’Lione” con il quale ha partecipato ai più importanti Festival di musica popolare organizzati in Italia, in Europa e in altri Continenti. Sempre con questo gruppo conta numerose collaborazioni con molti artisti del palcoscenico popolare : Ambrogio Sparagna, Marcello Colasurdo, Eugenio Bennato, Mario Salvi, Daniele Sepe, Roberto De Simone, ecc.

Innumerevoli i seminari di danza, i progetti didattici che ha svolto e svolge in numerose scuole, associazioni, università presenti sul territorio nazionale ed internazionale.

Attualmente collabora con diversi gruppi di musica popolare e non ed è docente a tempo indeterminato presso il 3° Circolo Didattico di Scafati (SA).

2015 Latium Folk & Ethnic Music Fest

– Melodie e Ritmi popolari del mondo –

“Taranta d’Amore”

AMBROGIO SPARAGNA in Concerto

Cori (LT), 02 agosto 2015, Piazza di Pozzo Dorico, ore 21:15

Un concerto speciale che raccoglie una selezione di canti provenienti dal cuore della cultura della tradizione orale dell’Italia centro-meridionale, le cui musiche ispirate alle forme e ai modi espressivi della Tarantella sono state elaborate e composte direttamente da Ambrogio Sparagna.

L’appuntamento è organizzato a Cori (Latina) per domenica 02 agosto, con inizio alle ore 21:15 nell’ambito dell’evento Latium Folk & Ethnic Music Fest, inserito nel più ampio palinsesto del 2015 LATIUM WORLD FOLKLORIC FESTIVAL – CIOFF®, promosso dal Comune di Cori, dalla Pro Loco Cori, dall’associazione culturale “Festival della Collina” di Cori e dall’associazione culturale “Latium” di Roma.

Ambrogio Sparagna: autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla musica popolare, è stato protagonista di una ricca attività concertistica di respiro internazionale realizzata periodicamente in numerosi Paesi europei ed extraeuropei. Virtuoso dell’organetto, Sparagna si distingue anche per il suo significativo impegno nella didattica della musica tradizionale italiana.

Ha collaborato con Francesco De Gregori, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Nino D’Angelo, etc.

 

 

 

“La Notte Bianca del Folklore e della musica Etnica”

con i gruppi di musica popolare

I GORGANI, I CANUSÌA, I FABBRICASTROFE, I TRICANTI

Cori (LT), 29 luglio 2015, Piazza Signina, ore 22:30 – 02:00

 

Degustazione di Vini di eccellenza di Cori

La degustazione di Vini di eccellenza di Cori insieme ai prodotti tipici locali e alle pietanze etniche preparate dai gruppi internazionali e dalla folta Comunità etnica presente nel territorio di Cori è certamente una delle attività interessanti dell’edizione 2015 del LATIUM FESTIVAL – Musiche e Danze popolari del mondo per una cultura della Pace -. Molti esperti e/o appassionati vivranno intensamente ogni momento della degustazione assaporando i prodotti. In particolare la degustazione dei vini è un momento di grande concentrazione che meriterà di essere vissuto intensamente per scoprire le caratteristiche più affascinanti dei vini DOC prodotti dai vitigni autoctoni del territorio di Cori.

Presenti per l’occasione le Aziende più importanti di Cori, Marco Carpineti, Pietra Pinta e Cincinnato, che producono vini di alta qualità e hanno fatto conoscere tali prodotti in tutto il mondo .

Cori (LT), Piazza Romana, ore 20:00
04 – 07 agosto 2015
(le degustazioni sono GRATUITE, fino ad esaurimento)

“Ode al pane” di Pablo Neruda

Del mare e della terra faremo pane,

coltiveremo a grano la terra e i pianeti,

il pane di ogni bocca,

di ogni uomo,

ogni giorno

arriverà perché andammo a seminarlo

e a produrlo non per un uomo

ma per tutti,

il pane, il pane

per tutti i popoli

e con esso ciò che ha

forma e sapore di pane

divideremo:

la terra,

la bellezza,

l’amore,

tutto questo ha sapore di pane.

 

“Il Pane e l’Arte”

– Mostra di Pani tradizionali dell’Area mediterranea e gioielli realizzati da timbri del pane –

Milano, Casa del Pane, Porta Venezia, 11giugno – 19 luglio 2015

Cori (LT), Palazzo Riozzi, 02 – 07 agosto 2015

logo EXPO

L’Associazione A.R.T.eS.I.A. di Roma, con il supporto del Comune di Cori, della PRO LOCO CORI, dell’Associazione Culturale “Tres Lusores” di Cori e dell’Associazione “Festival della Collina” di Cori, ha presentato questo progetto a Milano dall’11 giugno al 19 luglio 2015 nello spazio prestigioso della “Casa del Pane”, presso Porta Venezia, un’iniziativa che è stata inserita nel palinsesto degli eventi culturali approvati ufficialmente da EXPO in Città per EXPO Milano 2015.

Dal 03 al 07 agosto, invece, la mostra sarà presentata a Cori (LT), presso il rinascimentale Palazzo Riozzi, nell’ambito delle iniziative culturali organizzate dal Latium World Folkloric Festival.

Tenendo ben presente l’obiettivo indicato nel Tema di EXPO 2015 – Nutrire il Pianeta, energia per la vita – con la presentazione della Mostra “Il Pane e l’Arte” si porteranno in visione al numeroso pubblico, sia italiano che straniero, alcuni pani rituali di cui restano ancora tracce più o meno evidenti nel bacino del Mediterraneo, cercando di suscitare attenzione e interesse intorno a questo ricco patrimonio culturale che rischia di perdersi definitivamente. Nella Mostra sono presenti anche i dolci tradizionali pasquali del territorio di Cori.

L’idea della Mostra nasce nel 2009 con la pubblicazione del libro “La Civiltà del Grano”, di Elsa Di Meo di Cori, realizzato con il patrocinio e il contributo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. La forte relazione tra i simboli presenti nel pane rituale di area mediterranea e gli elementi decorativi nelle opere d’arte sacra fa sì che questa esposizione ponga l’accento non tanto sulle caratteristiche del pane nella sua funzione primaria di alimento base nella storia dell’umanità, ma sulla sacralità dell’alimento. Il chicco di grano, poi farina, poi pane è la chiave di un mistero di cui l’umanità non sembra essere più consapevole. Accostare l’ “arte effimera” del pane alla Storia dell’Arte, mostrare come nelle forme dei pani siano presenti simboli e significati di narrazioni lontane che coniugano ancora oggi antiche celebrazioni sacre ai momenti più importanti della vita degli individui e dei gruppi sociali, raccogliere e realizzare alcuni pani, cercarne i significati simbolici, comprendere il valore di una produzione/espressione di bisogni ancora vivi, ci consente, aprendo una piccola finestra sul passato, di avviare un paziente restauro di memorie che la Storia con le sue maglie larghe non può registrare; ma soprattutto di favorire, nel piacere di condividere il pane, tra culture, religioni e tradizioni diverse, occasioni di incontro, conoscenza dell’altro, accoglienza delle diversità, obiettivi quest’ultimi da sempre celebrati.

“L’Umanità: voci in armonia”

Il progetto dell’Istituto Comprensivo di Cori sul tema dell’Intercultura

L’Istituto Comprensivo Statale “Cesare Chiominto” di Cori, con l’importante collaborazione dell’Officina dell’Arte di Cori, della Compagnia Rinascimentale “Tres Lusores” e del LATIUM FESTIVAL di Cori, hanno lanciato in questo anno scolastico 2013/2014 un nuovo progetto che ha l’obiettivo di interessarsi del tema dell’INTERCULTURA.
I destinatari dell’intervento sono stati gli alunni di sei classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Cori, per un totale di circa 120 alunni.
Questo progetto ha presentato un Percorso di educazione interculturale attraverso la musica e la danza, denominato anche “L’Umanità: voci in armonia”, un laboratorio che è stato sviluppato per tutto l’anno scolastico in orario curriculare, dalle insegnanti Elisa Alessandroni, Francesca Lendaro e Tiziana Colosimo che hanno tentato di guidare i bambini a conoscere, custodire e tramandare le tradizioni popolari, iniziando dal territorio di Cori fino ad arrivare a quel folklore multietnico che, tenuto conto della presenza sempre più numerosa di alunni stranieri di seconda generazione nella scuola, ha l’obiettivo di favorire l’integrazione interculturale.
In questo caso si è voluto far conoscere ai bambini, attraverso la musica, la danza ed il canto popolare, la vita dei loro nonni e delle generazioni passate, infondendo lo spirito patriottico, l’amore per l’ambiente e per ogni persona, anche attraverso l’interscambio culturale con tutte le realtà straniere presenti nel territorio.
In particolare gli alunni hanno studiato le danze e i canti popolari dei monti Lepini, o per meglio dire di quel territorio che in passato veniva chiamato campagna romana, dando risalto in particolare al “saltarello”, danza popolare di epoca rinascimentale, fino ad arrivare alle danze ed ai canti multietnici all’insegna del dialogo interculturale.
Per la danza popolare fondamentale è stato l’apporto della Compagnia Rinascimentale “Tres Lusores” che è intervenuta direttamente con le insegnanti di danza antica Francesca Giusti e Roberta Trifelli.
L’obiettivo è stato quello di ottenere un ampio risultato che con gioia ha attraversato tempi, luoghi, tradizioni, sacrifici e conquiste dei territori interessati.
Un progetto mirato a rafforzare l’integrazione e la coesione sociale della componente neocomunitaria della popolazione del Comune di Cori che ha oramai raggiunto un migliaio di unità e che mostra una forte tendenza al radicamento ed alla stabilizzazione.
La musica e la danza d’insieme hanno cercato di allontanare nei bambini le forme di egocentrismo e di attenzione al singolo; nell’affermazione di tutto un gruppo i bambini hanno capito che si è parte integrante di un unico universo, alieno da qualsiasi diversità.
Nell’insieme, ognuno è stato importante con il proprio ruolo e al contempo non ha potuto prescindere dagli altri: tutti insieme in un’armonia che ha avuto come fondamento l’espressione attraverso la musica e la danza.
Questo laboratorio è terminato con l’organizzazione di una grande festa popolare di fine anno scolastico, mentre i risultati del laboratorio saranno presentati nell’ambito del 2014 LATIUM FESTIVAL, nella serata del 2 Agosto 2014, con l’intento di guidare i bambini a conoscere, custodire e tramandare il folklore, le tradizioni popolari del proprio territorio, fino a conoscere quelle di altre culture del mondo.
Per una politica di integrazione valida e capace di dare risultati nel tempo non è stato possibile quindi non partire dal sostegno scolastico ai bambini neocomunitari intraprendendo un percorso di accoglienza fondato sulla valorizzazione delle diversità culturali in una interazione che ha comportato un reciproco arricchimento. Molto si parla dell’integrazione tra i popoli, come nell’ampio programma di iniziative del LATIUM FESTIVAL, e l’esperienza ci ha insegnato che gli interscambi socio-culturali portano ad un generale e unico fine: La pace tra i popoli.